Bande Radioamatoriali sono le bande radio assegnate per l’attività di radioamatore. 

Codice Q

I codici da QAA a QNZ sono riservati per uso aeronautico e sono definiti dalla International Civil Aviation Organization (ICAO). I codici da QOA a QQZ sono riservati per uso marittimo, mentre le combinazioni da QRA a QUZ sono utilizzate per tutti i tipi di comunicazioni; entrambi sono definiti dall’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU). Di seguito si […]

Band Plan

Band Plan, delle frequenze ad uso radioamatoriale sul territorio nazionale  in accordo con la IARU. MHz Bandwidth (-6 dB) Modo Note 50,000 500 Hz CW (eccetto Beacon Project) 50,000 – 50,030 Riservato per IARU Syncro Beacon Project 50.000 – 010 Region-1 * 50.010 – 020 Region-2 * 50.020 – 030 Region-3 * 50,050 Centro attività Europea CW […]

LF – Low Frequency

MF – Medium Frequency 

HF – High Frequency 

VHF  – Very High Frequency

  • 6 metri
  • 4 metri
  • 2 metri

UHF – Ultra High Frequency 

  • 70 centimetri
  • 23 centimetri
  • 13 centimetri

SHF  –  Super High Frequency

EHF –  Extra High Frequency


LF  – (Low Frequency)

2200 metri  (135,7 – 137,8 kHz)

La banda dei 2200 metri è utilizzata per le sperimentazioni sulla propagazione. Su di essa si può trasmettere con la potenza massima di 1 watt EIRP.

La propagazione su questa banda dipende poco dalle stagioni e dall’alternanza tra giorno e notte, visto che avviene sostanzialmente per onda di terra, che si propaga per rifrazione al di là dell’orizzonte. La difficoltà nell’uso di questa banda sta soprattutto nel costruire delle antenne efficienti utilizzando lo spazio che si ha a disposizione. Una semplice antenna a dipolo, ad esempio, sarebbe lunga più di 1 km.

MF –  Medium Frequency

630 metri (472 – 479 kHz)

Le antenne per questa banda sono di dimensioni ragguardevoli. È permesso trasmettere con massimo 1 W come sulle onde lunghe.

160 metri (1830 – 1850 kHz)

La banda dei 160 metri è soprattutto notturna e invernale, visto che in questa situazione gli strati più bassi della ionosfera lasciano transitare i segnali delle onde medie, che vengono poi riflessi dagli strati più alti.

Nelle ore notturne è quindi possibile ascoltare trasmissioni da grande distanza e fare collegamenti di alcune migliaia di kilometri. L’assorbimento diurno limita invece la portata, via onda di terra, a qualche decina di kilometri o poco più, a seconda della potenza utilizzata.

Le antenne su questa banda sono realizzabili, anche se le dimensioni sono ancora notevoli. Un dipolo è lungo circa 80 metri.

HF – High Frequency

80 metri  (3500 – 3800 kHz)

Nella sezione delle HF, al servizio radioamatoriale sono allocate otto bande. Nella regione IARU 1, comprendente l’Europa, l’Africa e l’Asia settentrionale, sono assegnate le seguenti frequenze:

  • 60 metri  (5351,5 – 5366,5 kHz)
  • 40 metri  (7000 – 7200 kHz)
  • 30 metri  (10 100 – 10 150 kHz)
  • 20 metri  (14 000 – 14 350 kHz)
  • 17 metri  (18 068 – 18 168 kHz)
  • 15 metri  (21 000 – 21 450 kHz)
  • 12 metri  (24 890 – 24 990 kHz)
  • 10 metri  (28 000 – 29 700 kHz)

Le HF sono le più utilizzate dai radioamatori per i collegamenti a lunga distanza, cosa resa possibile dal fatto che gli strati della ionosfera sono ricchi di atomi ionizzati e sono perciò in grado di assorbire, rifrangere o riflettere le onde elettromagnetiche, a seconda dei casi.

Le regola generale è che man mano che si sale in frequenza si passa da bande a propagazione soprattutto notturna ed invernale ad altre a propagazione fondamentalmente diurna ed estiva. Un singolo salto di riflessione ionosferica è limitato a circa 4.000 km. Oltre questa distanza le probabilità di effettuare un collegamento si riducono, perché il segnale deve subire riflessioni multiple per raggiungere la destinazione. Sono comunque relativamente frequenti collegamenti che arrivano persino agli antipodi.

La propagazione sulle onde corte è legata inoltre all’attività solare, visto che è proprio il flusso di energia proveniente dal sole che ionizza l’alta atmosfera. Negli anni di massimo solare (ogni 11 anni circa) si avranno quindi ottime condizioni di propagazione fino alla banda dei 10 metri, mentre negli anni di minimo le frequenze superiori ai 20 MHz saranno utilizzabili con minore regolarità.

VHF – Very High Frequency

Nelle VHF vi sono tre bande assegnate al servizio di radioamatore:

  • 6 metri (50,000 – 52,000 MHz) – banda chiamata anche 50 MHz
  • 4 metri (70,100 – 70,300 MHz) – assegnata per un breve periodo nel 2007 e dal 23 giugno al 19 dicembre 2014
  • 2 metri (144,000 – 146,000 MHz) – banda chiamata anche VHF

6 metri

La banda dei sei metri presenta ancora alcune delle caratteristiche delle bande HF, come la possibilità di collegamenti a lunghissima distanza per propagazione nell’alta ionosfera, anche se il fenomeno è qui molto meno regolare e frequente, E sporadico. Sono poi presenti molti dei modi tipici delle frequenze superiori, come la propagazione nella bassa ionosfera e nella troposfera.

4 metri

La banda dei 4 metri viene utilizzata dai radioamatori su specifica autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico. Ad ora, tale autorizzazione è temporanea dal 23 giugno al 19 dicembre 2014.

2 metri

Nella banda dei due metri è possibile effettuare un’ampia tipologia di collegamenti (il maggior numero rispetto alle altre bande).

UHF – Ultra High Frequency

Le bande radioamatoriali in UHF sono:

  • 70 centimetri  (430 – 434 e 435 – 438 MHz)
  • 23/24 centimetri  (1240 – 1298 MHz)
  • 12/13 centimetri  (2300 – 2450 MHz)

70 centimetri 

La banda del 70 cm è molto usata per i collegamenti locali, sia in fonia FM che per la trasmissione dati (packet). Sono inoltre presenti ripetitori per incrementare la distanza massima raggiungibile. Per il resto la propagazione è simile alla banda dei due metri, considerando però che i fenomeni ionosferici sono più rari e più impegnativi, mentre l’utilizzo prevalente è quello legato al comportamento della troposfera.

23 centimetri

La banda dei 23 cm ha una allocazione piuttosto estesa, che permette la sperimentazione di modi di trasmissione a larga banda come la ATV (televisione amatoriale). Molto interessanti sono le attività via tropo, via satellite e via Luna (EME, Earth-Moon-Earth). Sono anche presenti dei ripetitori in FM, ma in misura limitata.

Su questa banda si ha l’ottimizzazione per l’uso via luna, poiché a parità di dimensioni delle antenne, in questa banda si ottiene un maggior guadagno, inoltre vi è la possibilità di ottenere potenze fino al massimo previsto dalla Licenza di Radioamatore con relativa facilità, di conseguenza valori maggiori di EIRP, parametro fondamentale per poter usare la luna come ripetitore passivo.

13 centimetri

La banda dei 13 cm, non molto usata, condivide le stesse frequenze dei collegamenti Wi-Fi.

SHF – Super High Frequency

Nelle SHF vi sono tre bande radioamatoriali:

  • 6 centimetri  (5650 – 5850 MHz)
  • 3 centimetri  (10 300 – 10 500 MHz)
  • 1,5 centimetri  (24 000 – 24 050 MHz)

I principali momenti di utilizzo di queste frequenze sono i contest, gare organizzate dalle associazioni di radioamatori.

La banda dei 6 cm non è molto sfruttata, mentre sui 3 cm sono state di recente scoperte delle modalità di propagazione come il rain scatter, ovvero la diffusione del segnale da parte delle perturbazioni atmosferiche, con distanze di collegamento che possono raggiungere, e superare, i 500 km. Particolarmente interessanti sono le nuvole temporalesche che si manifestano sopra le Alpi con le note caratteristiche di intensità e breve durata, in questi casi la pioggia, così intensa, diventa un ottimo punto di riflessione, permettendo collegamenti sia in cw, sia in fonia, simmetrici rispetto al punto di riflessione, con distanze medie raggiungibili, di molte centinaia di chilometri (per esempio: centro Italia – Germania).

Il periodo migliore per tali tipologie di collegamenti è quello estivo in cui sono presenti, alta pressione sul mare, ed è più probabile la formazione di nubi ad alta quota (fino a 8000 – 10000 metri). Poiché dal 2005 risulta possibile l’assemblaggio a costi contenuti di sistemi radio in banda 3 cm di discreta potenza (potenze continue attorno ai 10 W) e sensibilità (cifra di rumore totale di sistema < 2 dB) è abbastanza usuale effettuare collegamenti su distanze attorno ai 700 km.

Oltre alla sempre maggiore disponibilità di finali di potenza, il principale vantaggio di queste bande è dovuto alla direttività delle antenne, generalmente antenne paraboliche, vantaggio che si riscontra sia in trasmissione sia in ricezione.

Il fatto di avere antenne con elevati guadagni, potenze in aumento, componenti con cifra di rumore sempre più bassa, consente di sfruttare, oltre al rain scatter, anche la Luna come sponda per far rimbalzare il segnale EME, e quindi portare a termine il collegamento anche tra radiomatori posti in continenti diversi.

EHF – Extra High Frequency

Le EHF si prestano a sperimentazioni di livello avanzato, sebbene il loro uso da parte dei radioamatori sia molto limitato. Le bande sono le seguenti:

  • 6 millimetri (47 – 47,2 GHz)
  • 3 millimetri (75,5 – 81,5 GHz)
  • 2 millimetri (122,5 – 141 GHz) – non interamente assegnato al servizio di radioamatore
  • 1,2 millimetri (241 – 250 GHz)

 

fote : wikipedia

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